martedì 22 maggio 2012

LA STIRPE DI AGORTOS di Elisabeth Gravestone

Qualche giorno fa', vi ho presentato "La stirpe di Agortos"(QUI) già uscito in libreria il 20 aprile scorso.
Io e Foschia abbiamo avuto il piacere di leggerlo e recensirlo per voi, trovandolo come già preannunciato, originale e interessante.
Una storia nuova, che parla di natura, magia e creature mitologiche.. Da leggere!




editore: Edizioni REI
prezzo: cartaceo 16,00 euro, e-book 5,00 euro
pagine: 194

Recensione di Nippi
La Stirpe di Agortos, come già ho scritto nella presentazione del libro, narra di una storia molto originale e, devo dire, anche ben scritta.
Anika e Airen, sono sorelle figlie di Agortos, il quale per tutta la sua vita ha studiato la magia e le proprietà che terra e natura possono nascondere e sprigionare; da tali studi, ha scoperto creature segrete e figure mistiche e per preservare il rispetto di ciò che l'universo ha offerto, ha stretto un patto con la Dea Natura affinché  anche le generazioni a lui successive perseguissero e rispettassero tale voto.
Ed è quello che sono richiamate a fare le due sorelle, vissute in case diverse per volere del loro padre, ma che dopo la morte di sua madre, Ierèa, si ritrovano a seppellirla secondo sue disposizioni che si riallacciano inesorabilmente alla volontà di ritrovare e ritornare alla terra.
Da qui ha inizio un intersecato intrigo tra la vita di Anika che è sempre vissuta al fianco di sua madre e che ha portato avanti gli studi e le scoperte di suo padre grazie anche ai manoscritti da lui lasciati, e Airen, cresciuta nel castello come serva "prediletta" del suo padrone Siderin, ma che in realtà non ha fatto altro che importunarla e farla soffrire.
Una storia dalle mille possibilità che dalla metà del libro prendono vita rendendo la trama più avvincente, facendo nascere nel lettore  curiosità per lo sviluppo degli eventi.
Ma, secondo me, manca qualcosa.. qualcosa di determinante: manca l'approfondimento dei sentimenti e senza questo, visto anche che è scritto in terza persona, non si è riusciti a dar vita a questi personaggi e alla loro storia..
Sono lì, parlano e agiscono nel migliore dei modi, hanno una buona base ma vivono e vedono in bianco e nero, senza sfumature di nessun altro colore.
Questo mancato spessore, nella prima parte del libro e a tratti anche nella seconda, rende la storia leggermente apatica. Quello che ho avvertito a pelle, è che sembra che non sia stata trovata la strada giusta per rompere gli argini del sentimento, dando così la possibilità di dare una visione a 360 gradi dei personaggi invece che di 180.
Nonostante questo, consiglio questo libro perché l'autrice ha saputo tessere una trama ben congegnata e piacevole da leggere.




Recensione di Foschia
Questa mia recensione potrebbe essere in difetto per via della mia poca esperienza nel genere Pure-Fantasy. Essendo molto più ferrata nel Paranormal, nell'urban e da poco nello Steampunk, non vorrei sminuire questo piacevole romanzo della scrittrice italiana che si nasconde dietro lo pseudonimo di Elisabeth Gravestone.
Punto primo, sono rimasta incantata dal modo di scrivere di questa autrice, fluido e molto scorrevole; fa piacere leggere romanzi così ricchi di frasi mai difficili da recepire a livello di costruzione (come capitato in altre occasioni). La trama è molto articolata e non mancano certo i personaggi, anche se forse avrei preferito che i principali, fossero maggiormente descritti fisicamente e in certi momenti cruciali anche psicologicamente.
Un altro punto a favore del romanzo, è la costruzione della storia su base naturo-centrica, la natura si comporta come un organismo "pulsante" quasi seguendo la teoria di Gaia.....restituisce all'uomo se l'uomo dà...nel bene o nel male. E poi le creature leggendarie citate nella storia che mi hanno sempre affascinata (non posso nominarle per non spoilerare!). Insomma natura e mito che si incontrano in questo romanzo con un pizzico di romanticismo adolescenziale (che non guasta mai...neanche nel Fantasy).
L'unico "neo" che ha abbassato il mio punteggio (sempre secondo il mio poco-esperto parere fantasy) è il finale forse un pò troppo "affrettato", ma spero sia più una porta lasciata socchiusa per l'inizio di un nuovo appuntamento con questa giovane stirpe..... 
Aspetto di sapere se ci saranno degli sviluppi....
Brava Elisabeth, mi ha fatto piacere entrare nella radura in fondo al bosco incantato....


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Trama
Nell'incontaminata terra dell'Egucron, Agortos, uomo di acuto ingegno e spiccata sensibilità, stringe un patto con la Dea Natura giurando che, sia lui che i suoi discendenti, si impegneranno ad approfondire la conoscenza della parte mistica e magica di quel mondo inesplorato che li circonda.Saranno Anika e Airen, le sue figlie, le prime a dover far fronte a quella promessa. Separate da bambine, cresceranno in ambienti totalmente diversi: Airen come serva di Siderin, dispotico e spietato signore dei monti Atrùgeti, Anika nella sua casa natale a contatto con una natura misteriosa e incontaminata. Entrambe però sentiranno ben presto il richiamo di quel giuramento mantenutosi nel tempo, e nonostante le difficoltà e gli ostacoli che troveranno sul loro cammino, adempiranno al volere di Agortos preoccupandosi che le generazioni future mantengano vivo quel voto.

Autrice
Elisabeth Gravestone (pseudonimo di Alessandra Paoloni) coltiva fin da bambina una passione quasi viscerale per la scrittura e la letteratura, pubblicando fin da giovanissima poesie e racconti su riviste e giornali locali. Esordisce come scrittrice con la raccolta poetica "Brevi monologhi in una sala da ballo di fine Ottocento" con la casa editrice Il Filo, cui seguono "Un solo destino" e "Heliaca la pietra di luce" entrambi editi con la 0111 Edizioni. Attualmente collabora come scrittrice per una nota rivista femminile e per alcuni periodici indipendenti. Si presenta al pubblico con il nuovo romanzo "La stirpe di Agortos", in cui inizia un ciclo di fantasy imperniati sul rapporto mistico tra l'uomo e la natura.


Un estratto dal libro


Prologo

Tutta la terra è un'inesauribile fonte di energia e potere. Credo di averlo sempre saputo, fin da quando appresi i primi rudimenti naturali presso i monaci del monastero di Apator, nella terra dell'Eptacandro. Mi parlavano degli Dei e di come si manifestassero attraverso i doni della Natura. Ma non si può comprendere quali virtù siano nascoste tra le zolle della terra se non le si guarda con attenzione, al di là delle letture e degli insegnamenti riportati sulle pergamene e sui libri miniati.
Fu così che me ne andai in viaggio alla ricerca del Potere della Terra e fu così che venni a conoscenza della parte magica del mondo. Aprii per la prima volta gli occhi sull'Egucron. Osservai i moti del sole e della luna, il movimento delle fronde degli alberi e la crescita delle piante. Gli Dei ci avevano donato tutto ciò, e si manifestavano nei flutti dei ruscelli e tra i sibili del vento sussurrandomi verità alle quali gli uomini non volevano prestare ascolto. Il velo della realtà non può essere squarciato se non lo si desidera ardentemente. La Fede degli uomini è fragile ed effimera poiché la maggior parte di noi viene sedotta dall'inerzia e dal tedio, e l'uomo cessa di vivere nell'istante in cui si prosciuga in lui anche solo una misera goccia del suo entusiasmo. Temendo che ciò potesse accadere anche a me, dopo aver vagato per l'Egucron ed essere venuto a conoscenza che non siamo gli unici esseri ad abitarlo, strinsi un patto con la Natura pregando gli Dei che venisse accettato. Così tutta la mia vita, e quella di coloro nelle cui vene scorrerà il mio sangue, verrà consacrata alla scoperta e alla vigilanza del Potere naturale di cui il mondo è colmo. Non ci sarà uomo o donna che impedirà ai miei discendenti di seguire le mie orme, poiché verranno aiutati dal cielo e dalla terra e da tutto quello che li forma.
Io Agortos, che rinnegai mio padre e la mia famiglia per avventurarmi lungo le vie impervie del mondo, firmai quel giuramento col mio sangue. La mia stirpe ne verrà  coinvolta, riconosceranno i segni poiché essi sono stati già tracciati sulla loro via. Non temeranno di seguirli, e semmai esitassero nel farlo la Natura manderà loro dei messaggeri che li aiuteranno a ritrovare la strada. Il destino del mondo è nelle nostre mani, s'intreccia con esso e ne dipende. Questo è il più grande mistero che l'uomo abbia mai ignorato.


2 commenti:

Manu ha detto...

Ragazze complimenti come sempre per le vostre recensioni, io adoro questo tema, la natura gli antichi dei e sicuramente leggerò presto anche io questo libro

Unknown ha detto...

Grazie Manu, sei sempre carinissima! Guarda, secondo me è un libro che merita d'essere letto, scritto bene e con trama che esce da quello a cui siamo abituate. Poi l'autrice è italiana e alla prima esperienza con questo genere, quindi tanto di cappello!